21 Novembre 2024
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Propoli

Questa sostanza deriva da resine che le api operaie bottinatrici raccolgono sulle gemme di alcune piante nelle giornate più calde, quando queste sostanze sono più malleabili e morbide.
Solo alcune bottinatrici hanno il compito di raccogliere questa resina, ne viene prelevata una piccola parte di quella che ricopre la gemme, viene subito arricchita di sostanze salivari da parte dell'operaia. Successivamente vengono create due pallottole di dimensioni poco più piccole di quelle create con il polline e riescono a trasportarla attaccata alle zampe posteriori fino all’alveare.
All'arrivo le due pallottole vengono affidate alle api magazziniere che a loro volta aggiungono secrezioni ghiandolari al composto, la arricchiscono di enzimi salivari.
A differenza del destino di polline e nettare che vengono immagazzinate, la propoli viene immediatamente utilizzata.
Alcune tra le piante su cui raccolgono le resine sono:
- pioppo
- faggio
- salice
- quercia
- pino
- nocciolo

Metodi per la raccolta della propoli

- Raschiatura: da telaini, melari e interno arnia.
Dopo la raccolta la propoli viene messa in congelatore per abbattere i possibili agenti patogeni.
- Griglie: poste sopra i telai, sostituisce il coprifavo.
La griglia viene posta in frigorifero per 15 minuti, ciò consente un distacco facilitato della propoli.
La propoli o il propoli?
Diverse sono le informazioni riguardo all’origine del nome.
Dal greco: “pro-polis” vuol dire "per la città" in altre parole "a difesa della città"
Indicava i sobborghi, le zone periferiche della città, infatti le api la depositano prevalentemente nelle zone perimetrali delle arnie, per ridurre l’apertura e limitare l’accesso ai predatori.
Dal latino: pro (difesa) polire (pulire), "per pulire" cioè per la disinfezione

Curiosità
- Egizi: i sacerdoti la usavano come farmaco oppure insieme ad altri unguenti la usavano per l’imbalsamazione
- i Romani: la indicavano come “la cera scura” e la usavano nei campi di battaglia per curare le
ferite.
- Russia: per curare le carie e come cicatrizzante
- Incas: la utilizzavano come rimedio da infezioni seguite da febbre
- Nel Medioevo: usata per disinfettare l’ombelico dei neonati

Studi rivelano che anche Stradivari la usasse per verniciare i violini.
A Venezia i mascherai la mischiavano alla cartapesta per la realizzazione delle maschere.
Essendo una sostanza malleabile che secca e indurisce facilmente, le api la utilizzano in vario modo:

- Cemento: per colmare eventuali lesioni e crepe nella struttura e garantire l'impermeabilità dell'alveare.

- Vernice: per rendere lisce le superfici

- Disinfettante: L'ingresso dell'alveare viene coperto da uno strato di propoli per impedire ai microorganismi di penetrarvi

- Sterilizzante: Prima della deposizione delle uova, le celle vengono ricoperte da un sottile strato di propoli, con ruolo di sterilizzante

- Agente d'imbalsamazione: api o animali estranei morti nell'alveare e che le api non riescono a trasportare fuori, vengono imbalsamati.
Ricoperti da questa sostanza non vanno in putrefazione e non rappresentano così un rischio sanitario per la famiglia.

Le condizioni all’interno dell’alveare (Temperatura attorno ai 36°, umidità del 70%) sono ideali per lo sviluppo di funghi e batteri, per questo la propoli è di fondamentale importanza per la sua azione antisettica (che previene o combatte l’infezione).

Composizione della propoli
Resine e balsami dal 50 al 55%
Cera dal 20 al 25%
Oli essenziali e volatili 10%
Polline 5%
Materiale organico e minerali 5%
Proprietà medicinali della propoli
Proprietà antisettiche e antibiotiche
Data dall'elevata concentrazione di flavonoidi, bromo e oli essenziali. Previene lo sviluppo dei batteri e virus, sulla pelle, sulle mucose e all'interno del corpo.

Proprietà cicatrizzanti e anti-infiammatorie
Dovuta ai polifenoli in grande quantità. Abbinata al miele è adatta alla cura di alcune malattie della pelle, come piaghe, bruciature, geloni e screpolature.

Proprietà antimicotica
la propoli risulta essere un ottimo agente anti-micotico (funghi)

Proprietà analgesiche
Utile per attenuare il dolore, grazie all'associazione di suoi vari componenti. Può essere utile per curare dolori localizzati come infezioni della bocca, della pelle o delle mucose.

Proprietà antiossidanti e rigeneranti del tessuto
Essendo composta da una grande varietà di antiossidanti (flavonoidi, acidi fenolici, oligoelementi) la propoli consente l'attacco ai radicali liberi, di conseguenza viene accellerato i processo di rinnovamento e rigenerazione delle cellule (azione cicatrizzante).

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